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24/11/2020 - Aosta con i bambini

Le meraviglie di Aosta da visitare con i bambini

Montagne, neve, passeggiate, cibo tipico, panorami mozzafiato e molto altro rendono le vacanze ad Aosta con i bambini un’esperienza indimenticabile per le famiglie tutto l’anno!

Le meraviglie di Aosta da visitare con i bambini
Redazione

Aosta è lo splendido capoluogo della Valle d’Aosta, una perla circondata dalle montagne. È situata al centro della regione, quindi con pochi chilometri si raggiungono varie e interessanti località turistiche.
Aosta racchiude al suo interno tante bellezze e attività per vivere un’indimenticabile vacanza con i bambini in tutte le stagioni dell’anno: montagne, mercatini, ottimo cibo, monumenti storici e tanto altro!
Aosta è la meta turistica ideale per gli amanti della montagna, della storia, della cultura e dell’enogastronomia. Trascorriamo le vacanze ad Aosta per scoprire le tante sorprese che questa città riserva ai suoi ospiti. Facciamo un viaggio nel tempo camminando per i resti della città romana, sulle tracce dell’antica Augusta Praetoria, chiamata così in onore dell’imperatore Ottaviano Augusto. Scopriamo l’antico teatro di Aosta, che durante il periodo natalizio ospita i famosi e colorati mercatini di Natale. Ammiriamo le mura, tra le meglio conservate d’Italia. Gustiamo i piatti tipici valdostani.
Ecco qui una mini-guida che aiuterà tutte le famiglie a scoprire le cose da vedere ad Aosta con i bambini!

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Aosta Romana

Per l’importanza dei resti romani ancora visibili, Aosta viene definita la Roma delle Alpi. Facciamo un tuffo nella storia, ammirando le spettacolari rovine che Aosta Romana regala ai suoi ospiti.

Le mura romane e la Porta Praetoria di Aosta

Testimoni del suo passato sono le mura romane, tra le meglio conservate d'Italia. La passeggiata lungo il perimetro della cinta muraria è lunga 3 chilometri.
Sul lato orientale delle mura si trova la Porta Praetoria, l’ingresso principale alla città romana. Si tratta di una delle porte meglio conservate del mondo romano, la cui facciata conserva ancora traccia del marmo che la ricopriva.
Era dotata di tre aperture, che vediamo ancora oggi: quella centrale per i carri e quelle laterali per i pedoni. La zona all’interno delle aperture era utilizzata come cortile d’armi, mentre nelle aperture rivolte all’esterno osserviamo le scanalature delle cancellate che di notte venivano calate.
Nel Medioevo accanto alla Porta Praetoria fu costruita una cappella dedicata alla Santissima Trinità, da cui prese il nome, per diversi secoli, anche la stessa Porta Praetoria.
Oggi tutto ciò che possiamo osservare di questa cappella è una nicchia. Proseguendo la nostra visita alla Porta Praetoria percorriamo alcuni ponti, che sostituiscono il suolo e ci permettono di ammirare la splendida pavimentazione romana, scoperta nel 2013 grazie a una campagna di scavi. La Porta Praetoria è ancora più bella e suggestiva se la visitiamo di sera, poiché il monumento è illuminato con diversi colori.

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Credits: Cecilia Berti - La Porta Praetoria, l'ingresso principale di Aosta Romana

Il Teatro romano di Aosta

Proseguendo all’interno della cinta muraria, arriviamo ai piedi dell’imponente facciata meridionale del Teatro romano di Aosta.
Viaggiamo indietro nel tempo osservando i resti delle gradinate che un tempo ospitavano gli spettatori, l’orchestra e il muro di scena. Immaginiamo di trovarci all’epoca dei romani, seduti nella cavea in mezzo alla folla e impazienti di emozionarci con lo spettacolo che sarebbe iniziato a breve. Secondo alcuni studiosi, il Teatro poteva ospitare oltre 3.000 spettatori, a testimonianza della grande importanza della città di Aosta in epoca romana.
Se capitiamo in questa meravigliosa città durante il periodo natalizio, gironzoliamo tra le bancarelle del Marché Vert Noël, il tradizionale mercatino di Natale, ospitato dal Teatro romano di Aosta, alla ricerca di deliziosi oggetti da regalare e di prelibatezze da gustare. Se fa particolarmente freddo, ci gustiamo un caldo e speziato vin brulè, mentre i nostri bambini assaporano una cioccolata calda con panna.
Durante l’estate, invece, il Teatro romano ci regala grandi emozioni con eventi, spettacoli e concerti all’aperto.

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Lo splendido Teatro romano di Aosta, incorniciato dalle montagne

L’Arco di Augusto

Appena fuori le mura, nei pressi del fiume Buthier, troviamo l’iconico Arco di Augusto, dedicato all’omonimo imperatore romano ed emblema della potenza di Roma.
Monumento simbolo della città di Aosta, la sua posizione lo rende comodo da visitare anche solo percorrendo la strada in auto, ma è ammirandolo da vicino che possiamo scorgere quei dettagli e quegli elementi che hanno reso l’architettura romana così famosa e invidiata in tutto il mondo.

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Credits: Cecilia Berti L'Arco di Augusto, il monumento simbolo della città di Aosta

Il criptoportico forense di Aosta


Di fronte all’ingresso della Cattedrale troviamo il criptoportico forense di Aosta, una serie di gallerie sotterranee che in epoca romana circondava l’area sacra del Foro, il cuore economico e culturale della città.
Il criptoportico è uno dei monumenti sotterranei romani meglio conservati. Il suo scopo era di contenimento e di regolarizzazione del terreno, che in quella zona della città doveva essere in leggera pendenza.
Ciò che ci colpisce maggiormente è la luminosità della galleria a due navate del criptoportico forense, ottenuta da alcune finestrelle che assicurano anche un ricambio d’aria.
La visita, molto interessante e suggestiva, ci consente anche di osservare scorci della basilica paleocristiana e parte della cattedrale romanica.

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Credits: Cecilia Berti Il criptoportico forense, uno dei monumenti sotterranei romani meglio conservati

I resti della città romana custoditi nel Mar


Il glorioso passato romano di Aosta è custodito anche all’interno del Mar, il Museo archeologico regionale, la cui visita si articola in un percorso tematico e cronologico. Il museo è interattivo e multimediale e invita anche i bimbi a scoprire questa pagina di storia romana. Per avere un quadro più preciso dell’antichità di Aosta, decidiamo di visitarlo.
Iniziamo il nostro viaggio nel tempo, scendendo nei sotterranei del Museo archeologico regionale, dove sono conservati i resti della città romana. Ammiriamo incuriositi gli scavi del sottosuolo, leggendo ogni tanto le citazioni nei pannelli.
Continuiamo la visita entrando nella sala dedicata al collezionismo e al ricordo di Justin Boson, primo direttore del Regio Museo nel 1929. Osserviamo incuriositi i numerosi reperti storici ritrovati in Valle d’Aosta, che vanno dal Mesolitico fino all’epoca dei Salassi, la popolazione di origine celtica che abitava in questa valle.
Proseguendo la visita, varchiamo le stanze dedicate alla romanizzazione. Ammiriamo il plastico di Augusta Praetoria. Entriamo nelle due sale dedicate ai rituali funerari, dove osserviamo alcuni corredi rinvenuti all’interno delle tombe e la ricostruzione del letto funerario della necropoli di San Rocco. Entriamo nell’area dedicata all’epigrafia funeraria e ai culti della regione, che custodiscono gelosamente vari reperti, come il famoso Balteo bronzeo con scene di battaglia tra Barbari e Romani e il busto in argento di Giove Graio. Vediamo anche numerosi oggetti e affreschi rappresentanti l’edilizia pubblica, la vita quotidiana, il lusso e la cura della persona.
Il Mar non custodisce solo reperti romani. Infatti, procedendo nella visita, ci ritroviamo nella sala dedicata all’epoca cristiano-medievale, che offre alla nostra vista alcuni corredi funerari, come i bicchieri decorati in oro e la spada di cavaliere con speroni.
Il percorso che offre il Mar-Museo archeologico regionale è molto curato e suggestivo. È l’ideale per gli amanti della storia, ma anche per chi vuole approfondire il glorioso passato della città di Aosta.

Informazioni pratiche su Aosta

Un unico biglietto cumulativo dà diritto ad accedere ai principali siti archeologici di Aosta:
- Teatro romano
- Criptoportico forense
- Basilica paleocristiana di San Lorenzo
- Museo archeologico regionale
Il biglietto ha validità un anno, chi compra ha cioè 12 mesi per visitare tutti e 4 i siti.
Costo a persona:
- Intero: 7 euro
- Ridotto minori (6-18 anni): 2 euro
- Gratuito (bambini fino a 6 anni non compiuti)


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Una splendida via di Aosta, tra negozi, rovine e montagne

Piazza Chanoux ad Aosta

Dopo aver scoperto le meraviglie del passato romano di Aosta, ci rilassiamo in piazza Chanoux, chiamata così in memoria di Émile Chanoux, martire della resistenza ucciso dai nazisti nel 1944. Appena arrivati ci colpisce proprio il monumento raffigurante il soldato valdostano, che sembra darci il benvenuto.
Circondata da palazzi storici e contornata dalle Alpi, la piazza rappresenta il cuore di Aosta, da cui partono tutte le vie principali.
Davanti a noi si trovano la facciata neoclassica e decorata del Municipio e due fontane che simboleggiano i due fimi di Aosta: la Dora Baltea e il torrente Buthier.
Per una piacevole e gustosa pausa entriamo nello storico Caffè nazionale, sorto intorno al 1815 sui resti del Convento di San Francesco e ospitato dal porticato del Municipio.
Di fianco al municipio notiamo l’Hôtel des États, un tempo sede del parlamento locale, il Conseil des Commis, che dipendeva soltanto dal Re.
Mentre i bambini si rincorrono per la piazza, che è chiusa al traffico, noi esploriamo alcune bancarelle situate nel porticato, alla scoperta di oggetti in legno e del saporito Genepy, il liquore tipico della Valle D’Aosta.
Durante il periodo natalizio, piazza Chanoux ospita tante attrazioni per i più piccoli. Divertiamoci a pattinare sul ghiaccio. Osserviamo i nostri bambini mentre si arrampicano sulle costruzioni a forma di albero di Natale o salgono sulla carrozza guidata da Babbo Natale.

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La bellissima piazza Chanoux, il cuore di Aosta

La Riserva naturale Tsatelet

La Riserva naturale Tsatelet, chiamata affettuosamente dagli aostani “Quota BP” (da Baden-Powell, fondatore dello scoutismo), è il luogo ideale per vivere una giornata in mezzo alla natura.
La Riserva Tsatelet domina la piana di Aosta su una collina, che ospitava nel tardo neolitico un insediamento umano.
La Riserva ci offre incantevoli paesaggi ed è la casa di molti uccelli, come la poiana, l’astore e il falco pellegrino, e di numerosi mammiferi, rettili e diverse specie di invertebrati.
La Riserva naturale Tsatelet è visitabile tutto l’anno grazie alla bassa quota e alla buona esposizione, anche se le stagioni migliori per ammirare le bellezze naturalistiche di questo luogo sono la primavera e l’autunno, che ci offrono un clima mite e splendidi colori.

L’ Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta

Prendiamo la macchina, in direzione Lignan: lì sorge l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, l’unico osservatorio astronomico regionale in Italia ad aver stretto un accordo pluriennale per attività di ricerca, didattica e divulgazione con l’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Restiamo affascinati dalla potenza e dalla bellezza della scienza. Durante la visita guidata diurna osserviamo il Sole nel Laboratorio Eliofisico e veniamo informati sugli strumenti utilizzati per i progetti di ricerca scientifica.
All’interno del Planetario, facciamo un emozionante viaggio virtuale nel cosmo, intitolato “Sulle ali di Pegaso” e rivolto alle famiglie e a tutti gli appassionati del cielo e dello spazio, tra pianeti, costellazioni, nebulose e galassie.
Se il tempo atmosferico lo permette, durante la visita guidata notturna osserviamo il cielo a occhio nudo nella Terrazza Didattica, facendo vagare lo sguardo tra le meraviglie che la notte e il buio portano con sé.
L’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta è il luogo ideale per osservare e scoprire le bellezze del cielo, dell’universo e del cosmo.


Aosta per i più piccoli

Aosta custodisce tantissime attività divertenti per i bambini più piccoli.
Una di queste è il Parco Saumont, a pochi chilometri dal centro. Immerso nel verde, tra laghetti, pista ciclabile e pedonale e area gioco attrezzata per bambini, il parco ci promette tanto divertimento.
Durante l’estate trascorriamo una divertente giornata alla piscina regionale scoperta di Aosta. Circondata da un ampio spazio verde, la piscina ospita una vasca piccola con acquascivolo, doccioni e geyser e una vasca ludica circolare dedicata ai più piccini.
Per divertirci in famiglia, trascorriamo qualche ora nel palaghiaccio di Aosta, pattinando sul ghiaccio e facendo tante piroette.
Infine, portiamo i bimbi nella sezione ragazzi della Biblioteca Regionale di Aosta, dedicata ai bambini e ai ragazzi minori di 14 anni. L’accogliente area luminosa e colorata custodisce interessanti libri, video e audio da scoprire, attività di animazione e spazi gioco per i più piccoli.

Le Feste e le tradizioni della città di Aosta

In alcuni periodi dell’anno Aosta si anima e ospita meravigliosi eventi dedicati alla tradizione.
Andiamo alla scoperta delle feste e delle tradizioni della città di Aosta.
L’inverno porta con sé la millenaria Fiera di Sant’Orso, che si tiene ogni anno il 30 e il 31 gennaio nelle vie del centro di Aosta. Ammiriamo le meravigliose opere tradizionali esposte dagli artigiani provenienti da tutta la regione. Assistiamo alla Veillà, la veglia nella notte fra il 30 e il 31 gennaio, vero e proprio culmine della festa durante il quale Aosta prende vita: le sue vie sono illuminate e piene di gente fino all’alba.
L’estate ci permette di gironzolare per le bancarelle della Foire d’Eté, la versione estiva della Fiera di Sant’Orso, che anima le vie del centro di Aosta nel mese di agosto. Ammiriamo la produzione artigianale locale di oltre 500 artigiani, tra intaglio del legno, lavorazione della pietra e del ferro, realizzazione di mobili e di giocattoli, musica, varie animazioni e molto altro.
Per immergerci completamente nella tradizione aostana, a ottobre entriamo nell’arena della Croix Noire per assistere alla Finale del Concours Régional des Batailles de Reines, l’ultimo “combattimento” a colpi di corna delle mucche valdostane. Le protagoniste della festa sono infatti le “Reines”, ovvero le Regine. Per le vacche di razza valdostana è abitudine scontrarsi in combattimenti all’interno della mandria al fine di stabilire una gerarchia. Quest’attitudine naturale delle bovine ha dato origine alle Batailles de Reines, il cui scopo è quello di decretare in maniera naturale una “Regina” del gruppo.

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