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27/01/2021 - Italia con i bambini

5 cittadine da visitare in Friuli Venezia Giulia con i bambini

Ancora poco conosciuto, il Friuli abbonda di meravigliose località storiche da visitare, ne abbiamo scelte 5 da non perdere

5 cittadine da visitare in Friuli Venezia Giulia con i bambini
Redazione

Il Friuli è un territorio poco conosciuto, ma ricco di storia e di panorami mozzafiato, oggi ti porteremo a conoscere cittadine antichissime e altri tesori da visitare in Friuli Venezia Giulia.
In una vacanza in Friuli con i bambini puoi trovare facilmente tante attività da fare: a  Lignano e Grado ci sono lunghe spiagge sabbiose, ricche di vita e di divertimenti,  e  in Carnia  splendide montagne  con la possibilità di fare mille sport diversi.
Ma forse, non sai che il Friuli è stata culla di antiche civiltà ed è ricca di importanti tesori artistici e storici, Patrimonio dell'Unesco.
Qui ti raccontiamo di 5 cittadine da visitare in Friuli Venezia Giulia, con musei e attrazioni adatti a bambini di tutte l'età.
Pronta per scoprire cosa vedere in Friuli Venezia Giulia con i tuoi bambini?

Qui trovi strutture family friendly in Friuli Venezia Giulia

La romana Aquileia

La la romana Aquileia è una tappa fondamentale tra le bellezze da visitare in Friuli Venezia Giulia, per scoprire la storia di questa regione.
Aquileia fu fondata dai romani e anticamente si specchiava nelle acque del fiume Natisone.
Le tracce lasciate dalla civiltà romana molto più evidenti e basta passare in macchina lungo la strada statale (che ricalca la Via Augusta) per rendersene conto.
Percorrendo questa via, infatti, è possibile raggiungere la zona archeologica ed ammirare quello che un tempo era il foro romano, il centro della vita cittadina.
In particolare gli scavi del 1937 hanno portato alla luce parte del colonnato orientale e alcuni frammenti dei fregi che ornavano l’architrave.
Di sicuro fascino sono anche i resti del porto fluviale, che si trovano proprio di fronte al foro, dall’altro lato della strada. I resti delle banchine e dei magazzini sono in grado di portarci in mondi fantastici e raccontano la fervida attività che si svolgeva allora in questi luoghi.

Aquileia in Friuli
Il foro della Aquileia romana

Il nostro cammino attraverso la storia, ci porta a vedere la Basilica di Aquileia
Non lasciarti ingannare dal suo aspetto. Non si tratta di una semplice chiesa romanica, ma di una importante basilica paleocristiana le cui origini affondano ai primi secoli dopo Cristo.
La basilica di Aquileia, infatti, fu fatta costruire nel 313 d.C dall’arcivescovo Teodosio con il consenso di Costantino stesso.
Nei secoli successivi, però, la chiesa fu ricostruita ben quattro volte, con l’intenzione di ampliare e modernizzare l’edificio, fino all’ultimo progetto del 1348.
Cos’è che rende speciale questo edificio? Il fatto che sia possibile ammirare il pavimento originale, ovvero di 1700 anni fa!.
Nel 1909, infatti, fu deciso di sollevare la pavimentazione trecentesca a livello del presbiterio per portare alla luce il più grande mosaico costantiniano al mondo.
I mosaici più belli da osservare con i bambini mentre si visita la chiesa? Senza dubbio quelli che rappresentano le storie di Giona.

Per raggiungere Aquileia da Udine si prende l’autostrada A23 e si esce a Palmanova per immettersi sulla SS352. Per arrivare ad Aquileia in auto da Venezia si prende l’autostrada A4 e si prende l’uscita Latisana, per poi percorrere la SS352.

Basilica di Aquileia

Cividale del Friuli, capitale dei Longobardi

Cividale del Friuli è una cittadina, poco conosciuta nonostante il suo grandioso passato.
Fondata dai romani con il nome di Forum Iulii, Cividale è  stata il primo ducato Longobardo in Italia  e fulcro di questa civiltà. Ancora oggi, complici le architetture gotiche, in questa città si respira un’atmosfera medievale.

Cividale del Friuli è Patrimonio Unesco grazie al Tempietto Longobardo, edificato nel VIII secolo con funzione di cappella della corte dei re Longobardi
La cappella è una delle cose da visitare in Friuli Venezia Giulia assolutamente per il suo incredibile fascino, ricca di affreschi e statue arrivati intatte fino a noi, dopo più di mille anni.

Se in famiglia siete appassionati di storie di cavalieri e dame non potete perdervi il Museo Archeologico Nazionale, nato nel 1817, che conserva al suo interno 10 ricostruzioni di sepolcri longobardi
I ritrovamenti sono organizzati in modo da attirare l’attenzione anche dei bimbi. Per ciascun “personaggio”, infatti, c’è una teca che, anche grazie a delle ricostruzioni grafiche, riproduce la posizione in cui sono stati ritrovati i monili e i resti della sepoltura. Grande curiosità per i bambini è la teca contenente le ossa e parte della bardatura di un cavallo da battaglia.
Il museo è curato, l’esposizione è chiara e a corredo degli oggetti ci sono diversi tabelloni che spiegano come questa popolazione sia giunta in Italia e quali fossero le loro usanze.
La collezione comprende anche resti di lance e spade; grandi fibbie fatte d’oro e paste vitree ; gioielli, pettini di osso e una serie di 56 monete d’oro finemente lavorate.
Oltre ai reperti longobardi, che occupano tutte le sale del primo piano, il museo conserva alcuni preziosi resti romani che testimoniano le antiche radici della città.
Il museo fa da sempre attività didattica per bambini di tutte le età ed è aperto anche alla visita di gruppi.

Sempre a Cividale, c'é Palazzo de Nordis con una interessante collezione di arte moderna, lasciata in eredità dalla famiglia De Martiis.

Si può raggiungere Cividale del Friuli attraverso il comodo tratto ferroviario Udine-Cividale che porta a destinazione in 20 minuti. Il treno parte dal binario 4 dalla stazione ferroviaria di
Udine. Il museo archeologico si trova in Piazza Duomo ed è possibile raggiungerlo a piedi con una passeggiata di circa 15-20 minuti.

Panorama di Cividale del Friuli

Palmanova, città fortezza rinascimentale

Continuiamo il viaggio attraverso la storia del Friuli con una meta che probabilmente hai incontrato nei libri di storia e di arte all’interno del capitolo “fortificazioni rinascimentali.
Si tratta di Palmanova, città fortezza rinascimentale.
Questa città, infatti, costruita a cavallo tra il 1500 e il 1600 per difendere i territori sotto il dominio veneto dagli austriaci, ha la forma di una stella a nove punte.
Una fortezza inespugnabile, circondata da ben tre cerchie di mura e da un fossato.
Se sei interessata a saperne di più sul sistema di difesa di Palmanova visita il museo Storico Militare, che ripercorre la storia della città dalla fondazione sino ai giorni d’oggi .
Le aree espositive sono tre. Le più interessanti anche dal punto di vista didattico?
Quella riguardante il funzionamento delle fortificazioni e quella che conserva armi, cimeli e divise di quattro periodi storici diversi: quello veneto (1593-1797), quello austriaco, quello napoleonico e quello italiano (dal 1866).
Oggi è inoltre possibile visitare le mura di Palmanova e si può scegliere tra tre percorsi diversi,
Il primo segue il fossato, ha una lunghezza di 4 km ed è percorribile con i bambini in un’ora circa; il secondo invece ricalca i punti in cui si trovano i punti di difesa rialzati), chiamati rivellini e ha una lunghezza di 4,3 km, l’ultimo, infine, è un percorso misto e ha una lunghezza di 6,3 km.

Per raggiungere Palmanova da Udine si percorre la SS352.
Per arrivare a Palmanova in auto da Venezia si prende l’autostrada A4 e si prende l’uscita Palmanova.

Palmanova  in Friuli

Il Palazzo Patriarcale di Udine, culla del barocco

Quando si parla di cosa vedere in Friuli Venezia Giulia non si può dimenticare Udine. Città che affonda le sue radici nell'età del bronzo,, ma che divenne strategica man mano che Cividale ae Aquileia persero importanza.
Il Palazzo Patriarcale di Udine custodisce alcune tra le più belle opere di Giovanni Battista Tiepolo, in particolare alcuni cicli di affreschi di grandi dimensioni.
L'edificio, costruito nel XVI secolo e ampliato nel corso del 1700, ha ospitato gli ultimi patriarchi di Aquileia e che ora è sede arcivescovile
I bambini possono essere impazienti quando visitano un museo, ma rimarranno incantati a ammirare l’abilità prospettica di Tiepolo.
L’artista accoglie i visitatori sulla scalinata d’ingresso con una scenografica e luminosa cacciata degli angeli ribelli e li accompagna alla visita del primo piano.
La vera attrazione del museo, però, è il piano nobile, dove si trovano la Galleria degli ospiti e la stanza rossa. Qui le opere di Tiepolo trasformano completamente gli spazi rendendoli monumentali, complice anche la dinamicità delle scene.
Nella prima stanza sono rappresentate alcuni episodi della vita di Abramo, Isacco e Giacobbe. Non manca un pizzico di ironia: in uno degli affreschi il pittore ha voluto rappresentarsi nei panni di Giacobbe e ritrarre la moglie nelle vesti di Rachele. Sul soffitto della sala rossa, che aveva la funzione di tribunale ecclesiastico, infine, troneggia il Giudizio di Salomone. Il dipinto non è da meno rispetto ai precedenti in fatto di teatralità. Salomone, che è il protagonista dell’episodio, è lasciato sospeso nell’atto di sguainare la spada e la prospettiva rende la scena drammaticamente reale.
Tra i pregi del museo c’è l’attenzione all’accessibilità delle opere. Al piano nobile potete trovare una colonnina tattile che riproduce tutti gli affreschi e permette a chi ha disabilità visive di fruire al meglio delle opere.

Per raggiungere Udine da Venezia o da Mestre si prende il treno regionale in direzione Trieste con fermata a Udine. Si arriva al Palazzo Patriarcale con una passeggiata di 15 minuti. Dando le spalle alla stazione ferroviaria, basta camminare in rettilineo percorrendo via Roma e via Carducci, poi svoltare a destra e percorrere via Piave e via Gorghi.

Villa Manin a Passariano, una piccola grande Versailles

Quasi al confine con il Veneto, si trova Villa Manin, una piccola Versailles che fu anche dimora di Napoleone, da non perdere tra le cose da visitare in Friuli.
Villa Manin a Passariano fu costruita nel XVII secolo, da una nobilissima famiglia veneziana che volevano mostrare la propria grandezza, ispirandosi alla Reggia di Versailles e a San Pietro a Roma!
Edificio di ben 8500 mq, Villa Manin a Passariano è una delle più grandi ville venete esistenti ed è stata la dimora dell’ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin .
Fu anche la casa di un altro personaggio imminente. Napoleone Bonaparte, infatti, si insediò qui, anche se solo per due mesi, ovvero il tempo necessario alla stipula dei trattati di Campoformido (che decretarono la caduta definitiva della Repubblica di Venezia).
Dopo la seconda guerra mondiale il complesso cadde in disuso ma fu recuperato dalla Regione negli anni ‘60 e trasformato in polo multifunzionale.

Oggi la villa è divisa in più sezioni . Nel corpo centrale ha sede un centro d’arte contemporanea che organizza diverse mostre all’anno. il centro espositivo ha assunto grande importanza, e qui è possibile spesso ammirare opere di artisti come Picasso, Magritte, Cattelan, ma anche le ultime avanguardie in fatto di videoarte, installazioni e performance.

Ma per respirare l'atmosfera della villa e ammirare gli antichi arredi e le decorazioni si deve visitare la barchessa di destra, dove si trovano alcune stanze allestite con mobili d’epoca.
Il percorso espositivo comprende anche la cosiddetta sala di Napoleone. Non aspettarti baldacchini e broccati d’oro: la particolarità di questa stanza è proprio il letto, che è piuttosto modesto e
dalle dimensioni contenute.

Villa Manin è qualcosa di più di un semplice museo. Questo immenso edificio, infatti è circondato da 18 ettari di parco all’inglese decorato da splendide sculture. Il verde è piuttosto curato ed è arredato da diverse panchine, dove è possibile consumare un pranzo al sacco. Inoltre Villa Manin organizza eventi per bambini come cacce alla favola (in primavera ed estate), spettacoli di burattini ed esposizione di presepi
L’accesso al parco è gratuito.

Per raggiungere Villa Manin in macchina da Udine si segue la strada SS13 in direzione Pordenone-Venezia.
Per arrivare alla villa da Venezia, invece, si segue l’autostrada A4 in direzione Trieste, si prende l’uscita Latisana e si prosegue in direzione Codroipo.

Villa Manin
Foto di Karl Andrich da Pixabay Villa Manin

Villa Manin
Giardino di Villa Manin

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