Vacanza alle Baleari in barca a vela con un bimbo piccolo
La vacanza alle Baleari in barca a vela con un bimbo piccolo fatta a luglio di quest'anno non era la nostra prima vacanza di questo tipo, ma era la prima con un bambino piccolo. Abbiamo fatto 10 giorni di barca (9 notti) fra la costa di Ibiza e quella di Formentera con un giorno di navigazione, che però ho preferito evitare altre volte perché non troppo comodo, soprattutto con un bimbo. Quando si è in navigazione, infatti, muoversi diventa difficile e con un bimbo di quattro mesi questo crea qualche difficoltà, anche se è bravo e dorme molte come il nostro.
Abbiamo scelto di fare una vacanza in barca a vela per portare il bimbo al mare e per goderci un'esperienza di questo tipo tutti assieme. In base alle temperature lo tenevamo sopra oppure in coperta, la mattina ad esempio si poteva stare al sole perché c'era più fresco.
Cosa portarsi per una vacanza in barca a vela con un bambino piccolo
Non bisogna portarsi molto per una vacanza in barca a vela con un bambino piccolo. Noi, memori dell'esperienza precedente, abbiamo viaggiato leggeri. Vestiti pochissimi, perché non serve molto per una vacanza in barca a vela. I pannolini, ad esempio, li abbiamo comprati sul posto. Da non dimenticare il marsupio per muoversi e scendere dalla barca. Abbiamo utilizzato più quello del passeggino, che è stato sfruttato solo una sera, quando abbiamo deciso di scendere dalla barca per cena. E poi da mettere in valigia: creme solari ad alta protezione per il piccolo, cuffietta o cappellino per proteggere la testa e le orecchie dal vento e dal caldo, biberon per dargli il latte e qualche gioco.
Per il bagnetto lo skipper ci aveva messo a disposizione un catino dove gli facevamo il bagnetto con acqua dolce anche per farlo divertire durante il giorno.
Consigli utili per una vacanza in barca a vela con un bambino piccolo
Prima di partire avevo qualche preoccupazione, ma con qualche consiglio utile ci si può godere una vacanza in barca a vela con i bambini. La preoccupazione maggiore era quella del cambio di aria, di odori e di luoghi. Prima con l'aereo e poi con la barca. Per rendere il soggiorno più confortevole per il piccolo Carlo ci siamo portati le federe di casa. Mio figlio è buono, adattabile e dorme. Durante tutta la vacanza ha dormito molto, addirittura più del solito. Anche con il cibo è stato un successo, infatti ha mangiato di più, perché con il caldo aveva più sete e necessità di idratarsi: ad esempio passavano due ore (invece di 3) tra un biberon e l'altro.
Non lesinate sul latte artificiale da portare, che oltretutto in aereo ci hanno fatto passare nel bagaglio a mano.
Lavare bene i biberon non è facilissimo durante una vacanza in barca a vela, consiglio di comprare una boccia di acqua e una spugna ad uso esclusivo del bambino e magari dell'Amuchina per sterilizzare i biberon.
Per farlo giocare ci siamo anche portati una palestrina da appendere e una sdraietta, che però non abbiamo utilizzato perché non facile da tenere in barca. La soluzione per farlo stare seduto è stato un salvagente con asciugamani che è diventato la sua poltroncina.
La notte abbiamo deciso di dormire a turno con lui, perché, nonostante a casa dorma da solo nella sua cameretta, in barca con le porte chiuse (la sera c'è più fresco e umido) non ce la siamo sentita di lasciarlo da solo.