L’uomo vive di relazioni sociali, lo sosteneva persino il filosofo Aristotele. E quando non possiamo stare vicini l’un l’altro, ci rifugiamo nella rete.
Questa pandemia ci sta insegnando a leggere le notizie, i malumori, le aspettative delle persone attraverso l’uso spasmodico dei social network. In un momento di distanziamento sociale così particolare come quello che stiamo vivendo, il centro dei nostri rapporti sono online e per buona parte di essi all’interno dei gruppi Facebook.
Quello della community è uno degli strumenti più apprezzati e utilizzati tra quelli messi a disposizione dal social network di Zuckerberg. I gruppi sono camere d’ascolto in cui ci si confronta, si dialoga – a volte anche con toni forti – ci si consiglia. Spesso si trova enorme solidarietà.
Le community, se gestite con intelligenza e senso di responsabilità, sono un ottimo strumento per cercare potenziali clienti. Vediamo come.
Che cosa sono i gruppi facebook e perché si differenziano dalla pagina
Gruppi e pagine facebook sono due cose distinte con scopi diversi.
I gruppi forniscono uno spazio aperto in cui si discute di interessi condivisi con le persone che ne fanno parte. È una camera d’ascolto “orizzontale” che racchiude un cluster di persone attive, impegnate in primis nella narrazione e aperte al supporto reciproco.
La pagina, invece, rappresenta una sorta di magazine online, è uno spazio più autoreferenziale in cui un gruppo di persone – follower o seguaci – seguono un brand, e interagiscono ai contenuti pubblicati dal proprietario della pagina.
C’è la voce autorevole di chi scrive, difronte ad un pubblico in ascolto.
Al gruppo, in cui ci si iscrive su base volontaria previa l’autorizzazione di un amministratore, partecipano persone predisposte al dialogo. Sono individui accomunati da un medesimo interesse, e che hanno intenzione di confrontarsi stimolati dall'interazione stessa che avviene tra i membri.
“Il gruppo facebook è un forum, un’agorà, una piazza in cui conversare”.
Può essere pubblico, segreto o privato. Vi si accede previa la richiesta di approvazione dell’amministratore o su invito di qualche partecipante.
Una pagina si sceglie di seguirla come ci si abbonerebbe ad una rivista, ma si può anche essere silenti spettatori di essa. Se vuoi saperne di più sulla pagina, leggi qui La pagina FB
Quali caratteristiche hanno i gruppi e come approcciarli
I gruppi sono tendenzialmente omogenei e presentano caratteristiche demografiche particolari e riconoscibili. Già dal nome della community, si intuisce l’argomento di discussione principale di cui si dialoga.
All’interno dei gruppi si trovano persone molto preparate su determinati argomenti (“i pro”, i patiti di una determinata attività o tipologia di vacanza), ma anche i neofiti in cerca di suggerimenti, che proprio nel gruppo cercano il consiglio e il supporto di persone più esperte che hanno vissuto o già provato una determinata esperienza o un prodotto. Sono quindi le persone più influenzabili, che possono trasformarsi in nuovi potenziali clienti.
“Nei gruppi esistono regole di buon comportamento: sono linee guida da seguire per rispettare la voce del gruppo, i membri stessi e le opinioni discordanti. È un aspetto da tenere sempre bene a mente.”
Nelle community avviate, con un folto gruppo di membri attivi, è consigliabile entrare in punta di piedi, soprattutto se si hanno mire commerciali a monte.
La pubblicità, soprattutto se autoreferenziale, sui gruppi non è molto apprezzata. Il rischio di bruciarsi la piazza è alto, meglio quindi presentarsi come individui, non come titolari di attività o gestori di altre pagine FB, e iniziare a dialogare con i membri dopo essersi presentati.
CONSIGLIO PRATICO: la gestione di una community è molto impegnativa, soprattutto quando il gruppo raggiunge un numero di partecipanti attivi molto alto.
Invece di aprire un gruppo nuovo, a cui non sai se riuscirai a dare la tua massima attenzione, verifica che nel panorama delle community già esistenti ci sia qualcosa di affine al tuo target. Una volta identificato il gruppo, chiedi di essere ammesso, presentati ringraziando per l’ammissione e inizia il dialogo con i membri più attivi e soprattutto con gli amministratori del gruppo.
Fatti conoscere, trova nuovi interlocutori e portali sulla tua strada
La conversione che può avere una community è molto alta.
Nonostante gli svariati strumenti di marketing a disposizione delle aziende, è ancora il passaparola a dominare lo scacchiere della comunicazione, compreso quelli dei social network.
Ma attenzione! Perché tanto sono positive le raccomandazioni degli altri utenti, quanto possono demolire quelle negative. Basti pensare alla gogna mediatica subita dallo sfortunato Villaggio di Babbo Natale a Milano, che dovette chiudere con diverse settimane di anticipo a causa della crescente polemica che imperversava nei gruppi facebook delle mamme, che sconsigliavano ad altre famiglie le prenotazioni, sulla base delle loro personali aspettative disattese.
CONSIGLIO PRATICO: Per riuscire a fare breccia in una community, sii generoso, onesto e presenta soluzioni. In rete è l’autenticità che paga. Fatti trovare pronto quando viene posto un quesito, manifesta empatia e cerca di far vedere all’utente il bicchiere mezzo pieno
Le persone, soprattutto le mamme, cercano online le soluzioni ai propri dubbi. Hanno bisogno di supporto e incoraggiamento. Se riuscirai ad interagire con la community con un atteggiamento proattivo, ma al tempo stesso delicato, potrai portare nuovi clienti a seguire la tua strada e aprire loro le porte del tuo hotel.
I gruppi FB più utili per chi si occupa di turismo
Qui ti suggeriamo alcune delle community più attive su facebook suddivise per argomenti:
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