Redazione
Esiste, in Veneto, un tour meno tradizionale di quello che tocca le principali città d'arte, che va oltre Venezia, Verona e Padova, ma che comunque racchiude un grande, grandissimo fascino. Stiamo parlando dei delle città murate del Veneto, borghi medioevali simbolo di un passato memorabile e battagliero, palco degli scontri tra le Signorie che controllavano i territori. Cittadella, Bassano, Marostica, Montagnana, Este sono per citarne alcune, sono tutte visitabili e in ottimo stato conservativo. Questi piccoli borghi medioevali, contornati da magnifiche cinte murarie permettono a grandi e piccini di fare un salto indietro nel tempo alla scoperta della gloriosa epoca medievale. Ecco qualche consiglio per le visite!
Le mura di Cittadella, uniche in EuropaSituata tra Padova, Vicenza e Treviso, per la sua posizione fu un inevitabile campo di battaglia per secoli, Cittadella è la città murata per eccellenza e la meglio conservata. Le mura di Cittadella , costruite nel 1220, sono maestose, a forma ellittica, e interamente percorribili sul camminamento di ronda: le uniche in Europa con queste caratteristiche. Alte 15 metri e lunghe 1,5 chilometri, le mura sono collegate da 32 torri e 4 imponenti torrioni, accessibili in origine da 4 porte: una passeggiata emozionante, immersiva, e un punto privilegiato per vedere dentro e fuori le mura. All'interno è possibile scorgere case, chiese, vicoli perfettamente conservati; mentre all'esterno dalla cinta il verde del fossato in contrasto con il colore dei mattoni. La camminata sulle mura è in massima sicurezza anche per i bambini, anche nel tratto di passerella che sostituisce le mura dove crollate. Diversi i laboratori organizzati per i più piccoli, per le scuole e le famiglie: ogni prima domenica del mese, per esempio, in Torre di Malta si organizzano laboratori didattici sui mestieri antichi, durante i quali si può imparare l’arte della scrittura gotica, la lavorazione delle pelli, o a creare con l’argilla. Le mura di Cittadella
Bassano del Grappa e gli AlpiniBassano del Grappa, in provincia di Vicenza, è conosciutissima, rinomata sia per la produzione di grappa e asparago bianco, che per il famoso Ponte degli Alpini e il suo splendido centro storico pedonale, che prende vita intorno alla grande Piazza Libertà. Oggi il suo fascino, la tranquillità che si respira visitandola non rendono le ripetute cadute e battaglie che qui si sono animate, motivo del grande legame con gli Alpini e i canti che ricordano imprese e battaglie della prima guerra mondiale. La struttura originaria del Ponte vecchio era il legno, ma distrutto dalle esondazioni e dagli scontri svariate volte. Durante la guerra del '45 i partigiani, per proteggere Bassano del Grappa, fecero esplodere il Ponte, che venne poi ricostruito per volontà degli Alpini e inaugurato nel 1948. Bassano del Grappa è una città murata in diverse epoche e in diversi punti nel corso dei secoli. Le prime mura furono costruite nella prima metà del X secolo a difesa del solo castello. La seconda cinta muraria venne costruita nel XIII secolo dagli Ezzelini, a difesa del borgo. La terza è quella ancora esistente, eretta a partire dal XIV secolo per volere del duca Gian Galeazzo Visconti. Nel centro ci si perde senza meta, tra strade ciottolate e piazzette senza tempo. Oltre alle ville e ai palazzi della zona, apprezzabili dai bambini a seconda dell'età, a Bassano del Grappa è possibile visitare il Castello degli Ezzelini con le sue torri, nelle parti aperte al pubblico, ma soprattutto è d'obbligo una passeggiata lungo le rive del Brenta, il fiume che taglia la città. Sulla riva ci sono piccole spiaggette di sabbia e sassi per una pausa. L'acqua è fredda ma pulita, per una pucciatina ai piedi! Altra cosa da non perdere per fare felici mamma e papà e per tutti i bambini curiosi è la visita al Museo delle distillerie Poli alla scoperta della produzione di grappa. Credits: Alessandro Moro - Il Ponte Vecchio a Bassano Del Grappa, ricostruito per volontà degli Alpini
Marostica e la grande scacchieraMarostica, in provincia di Vicenza, è una delle città murate del Veneto, ma è conosciuta soprattutto come “la città degli scacchi”. La sua piazza centrale ospita infatti una grande scacchiera che negli anni pari ospita una speciale partita con personaggi viventi. Secondo la tradizione, la partita di scacchi rievoca quella giocata nel 1454 da due gentiluomini che si sfidarono così, senza armi ma a pedine, per la mano di una nobildonna. La partita di scacchi vivente è evocativa, folkloristica e particolarmente suggestiva per i bambini. Sono seicento infatti i figuranti in costume d'epoca che animano la scacchiera, creando un vero e proprio spettacolo teatrale che dura complessivamente un paio di ore, tra sfilate, comparse, musici, giullari, sbandieratori e fuochi d'artificio. La partita si gioca il secondo weekend di settembre e si può scegliere lo spettacolo serale o diurno e la posizione nelle tribune. Sempre a Marostica, ma in primavera, la manifestazione “Il castello che rivive” raccoglie nelle sale del primo piano del Castello Inferiore oltre cento figuranti in costumi storici tra dame, sbandieratori, cortigiani e gentiluomini. Durante la manifestazione e le visite guidate è possibile vivere in pieno la vita nel castello, tra la corte interna, le stanze affrescate, il mastio e le prigioni del castello, e conoscere le abitudini e i mestieri dell'epoca. Credits: Samuele Schirò da Pixabay - Marostica, la città degli scacchi e città murata in Veneto
Montagnana e il suo PalioMontagnana è un borgo medievale, uno dei meglio conservati del Veneto, in provincia di Padova. La cinta muraria di Montagnana + davvero impressionante: conta 24 torri ed è lunga un paio di chilometri. La cittadina è molto carina e merita visitare il Duomo, il Castel San Zeno con il suo alto Mastio di Ezzelino e il Museo Civico. A Montagnana come in tutte le città murate i bambini si possono perdere e fantasticare, provare a immaginare atmosfere medievali e immergercisi. Per facilitarli, perché non partecipare a settembre al Palio storico di Montagnana, a cui partecipano sbandieratori da dieci comuni della zona? Il Palio di Montagnana ricrea l’atmosfera medievale con giochi e costumi e più di una volta si è aggiudicato per la sua spettacolarità il premio di miglior rievocazione storica in Italia. Credits: albertosandrin da Pixabay - La cinta muraria di Montagnana
Este e il museo archeologicoÈ del 1115 la prima testimonianza dell'esistenza di un castello del marchese Alberto Azzo d'Este e da allora sono state tante le prese, le battaglie, le distruzioni e i rifacimenti. La cinta muraria attuale di Este, in provincia di Padova, è del XIV secolo ed è lunga un chilometro circa. Le mura sono larghe un metro e mezzo, interrotte da 12 torri aperte sul lato interno, un mastio alto 21 metri e dalla 'Porta del Soccorso' rivolta a nord-est. Ma oltre alla bellezza del borgo murato, un motivo per andare a Este è la visita al Museo Nazionale Archeologico di Este, che raccoglie reperti di oltre 2 mila anni fa a testimonianza della vita dall’età preistorica fino all’età romana.. Il museo è allestito all'interno delle mura, vicino all’ingresso che porta allo splendido giardino e al parco giochi, ed è gratuito per bambini e ragazzi fino a 18 anni. Particolarmente accessibile per i bambini in passeggino o sedia a rotelle, il museo organizza diverse attività ludico-didattiche rivolte proprio ai più giovani, come la caccia al tesoro o laboratori più pratici, per imparare giocando! Per chi ha voglia di movimento, da segnalare l'anello cicloturistico, chiamato anche l'anello dei castelli, cioè il percorso ciclabile dei canali attorno ai colli Euganei e che passa da Este. Il percorso attraversa la campagna a ridosso dei colli e lungo gli argini dei canali artificiali, toccando nella sua versione più lunga anche la città di Padova. Credits: michelezecchini680 da Pixabay - Il castello d'Este in Veneto
Altre città murate in VenetoSono tante ancora le città fortificate del Veneto. C'è Monselice, in provincia di Padova, con il suo maestoso Castello Cini alle pendici del Colle della Rocca, il Santuario delle sette chiese votive e la scenografica Villa Duodo. Poi c'è Asolo, in provincia di Treviso, che conserva resti di insediamenti preistorici e rovine romane, tra cui l’acquedotto. La sua rocca sulla sommità del monte Ricco (310m) è stata costruita tra la fine del XII e l’inizio del XIII a controllo della cittadina di cui oggi è simbolo insieme al castello della regina Cornaro. Ci si sposta in provincia di Belluno per una visita a Feltre, ai piedi delle Vette Feltrine, le più meridionali tra le Dolomiti. Le mura sono state erette nel Cinquecento, di cui si conservano ancora le tre porte d'ingresso: la Porta Imperiale, Porta Pusterla e Port’Oria, tutte sul versante meridionale del centro storico. Il Castello di Alboino, sorge sul punto più alto del centro storico e sovrasta Feltre, con a fianco la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano. La prima domenica di agosto si celebra la festa di San Vito con il famoso Palio e la corsa dei cavalli. Credits: Alessandro Moro - Asolo, città murata in Veneto
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