La valle e la cascata dell’Acquacheta
Come appassionata di cascate ne ho viste varie in giro per il mondo. Dalle cascate del Niagara a delle cascate sperdute nelle Highlands scozzesi, dalle spettacolari cascate delle Marmore alle divertenti cascate dell’Acquafraggia in Val Chiavenna in Italia.
Cos’ha di particolare la valle della Cascata dell’Acquacheta?
Si intraprende questa passeggiata non solo per andare a vedere il salto di 70 metri che l’acqua fa, scivolando sui massi incurante di ciò che la circonda, ma per camminare in una foresta magica, luminosa e ariosa, per sentire la forza dell’acqua che ti accompagna lungo il cammino e scoprire con meraviglia angoli di pace sempre diversi dove sostare per rilassarsi e divertirsi con le cascatelle. Una camminata fattibile per tutta la famiglia, che impegna una giornata alla fine della quale voi avrete gli occhi pieni di ogni sfumatura di verde e le orecchie cullate dal gorgogliare dell’acqua e i vostri bimbi nel cuore la bellezza della natura, la soddisfazione della fatica ben ripagata e il divertimento del giocare con l’acqua.
La bellezza della valle della Cascata dell'Acquacheta
La valle e la cascata dell’Acquacheta sono uno dei sentieri natura del Parco delle Foreste Casentinesi , che si sviluppa fra Emilia Romagna e Toscana con innumerevoli percorsi e punti di interesse, un tratto del percorso delle Foreste Sacre e solo passando una giornata qui si può capire il perché.
Il sentiero n.407 parte dal parcheggio di San Benedetto in Alpe dove sono situati i pannelli informativi e inizia fiancheggiando dei piccoli laghetti e una diga, per poi cominciare a inoltrarsi nel bosco, sempre affiancati dal torrente che in alcuni angoli forma cascatelle e gorghi spettacolari ma anche pozze tranquille vicino alle quali sostare per riposarsi e bagnarsi i piedi. Sempre in leggera salita, il sentiero ha dei punti in cui è più stretto o più ripido, ma sempre percorribile anche dai bambini, con le dovute accortezze che bisogna avere sempre quando si cammina in montagna.
In base all’età dei bambini e all’esperienza si può decidere di arrivare al belvedere e tornare indietro, oppure raggiungere la sommità della cascata fino alla piana dei Romiti e da lì decidere di tornare per lo stesso sentiero o fare un percorso ad anello. Il personale dell’ufficio turistico di riferimento ci ha consigliato, avendo dei bambini, di ripercorrere il sentiero dell’andata, consiglio che ci ha permesso sulla strada del ritorno di fermarci a godere con calma di alcuni angolini intravisti durante l’andata e di giocare con l’acqua, compagna di tutta la giornata.
Le mie figlie si sono svegliate la mattina dopo la gita chiedendo di tornare di nuovo lì il prima possibile.
Chissà se anche Dante che, ammirando questo prodigio della natura, decise di utilizzarlo come paragone per il salto del Flegetonte nel XI girone dell’Inferno (Inferno XI, 94-105) si è entusiasmato come loro!
L'acqua accompagna grandi e piccini in questa avventura nella valle della Cascata dell'Acquacheta
Per i bimbi più intrepidi ecco un consiglio da seguire prima di arrivare al belvedere di fronte alla cascata principale: non vi perdete due deviazioni sulla sinistra.
La prima vi conduce a una cascata minore ma non per bellezza, un muro d’acqua si para di fronte a voi per tuffarsi in uno specchio color smeraldo, se siete fortunati come noi non trovate nessuno e vi potete fermare qui per un pic nic molto suggestivo; la seconda (intravedete un sentierino che parte da un varco fra le transenne di legno) vi porta alla base della cascata principale, dove potete ammirare tutta la sua altezza e maestosità.
Attenzione: per queste deviazioni bisogna essere attrezzati e cauti data la presenza di fango sul sentiero dovuto alla vicinanza delle cascate.