Il forte di Bard si racconta:
A pochi chilometri dall'autostrada che porta ad Aosta, si nota una maestosa fortificazione che domina tutta la valle: è il forte di Bard!
Il forte di Bard è aperto tutto l'anno e ospita varie mostre permanenti e temporanee.
Nel forte sono state girate alcune scene del film Avengers, per questo tra le mostre permanenti ce ne è una dedicata proprio al film.
Il forte di Bard
Il Forte di Bard è uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento e di difesa della prima metà dell’Ottocento. È formato da tre edifici principali, posti a diversi livelli: l’Opera Ferdinando, l’Opera Vittorio, e l’Opera Carlo Alberto. Scopriamoli insieme.
L’Opera Ferdinando, custodisce al suo interno il Museo delle Fortificazioni e il Museo delle Frontiere. Visitarli è un viaggio nella storia, tra armi, ricostruzioni in scala, plastici e filmati.
Il Museo delle Fortificazioni ci racconta la storia e l’evoluzione delle fortezze, dall’epoca romana al Novecento. Le suggestive ambientazioni storiche, i plastici dettagliati, gli interessanti filmati e le spettacolari miniature di eserciti ci narrano le varie tecniche di difesa utilizzate un tempo dai soldati del Forte di Bard.
I bambini rimangono affascinati soprattutto dalle armi autentiche presenti nel museo e si divertono a immaginarsi cavalieri pronti a dare la vita per difendere il Forte di Bard e le persone al suo interno (ovviamente avendo la meglio su tutti i nemici).
Proseguiamo la visita entrando nel Museo delle Frontiere, che ci spiega il concetto di “frontiera” e la sua evoluzione da un punto di vista politico, economico e culturale. Lo scopo è quello di farci riflettere sul significato che ha avuto e ha tutt’ora questo termine. Usciamo dal Museo delle Frontiere sicuramente arricchiti, noi adulti grazie alla riflessione sul presente, i bambini grazie al divertimento che offre l’Opera Ferdinando.
Alle spalle dell’Opera Ferdinando si trovano l’Opera Mortai e la Polveriera, custodi dei laboratori didattici e multimediali dedicati ai ragazzi e delle mostre temporanee.
Il nostro viaggio nel tempo continua all’interno dell’Opera Vittorio, che ospita Le Alpi dei Ragazzi, un percorso interattivo che ha lo scopo di avvicinare i più giovani alle meraviglie dell’alpinismo e della montagna. Il filo conduttore di questo percorso ludico-didattico è la scalata verso la vetta più alta delle Alpi, quella del Monte Bianco.
All’ingresso veniamo accolti da una guida che promette di accompagnarci alle diverse tappe che dovremo affrontare. Per cominciare, formiamo delle cordate, indossando le imbragature e munendoci di corde e moschettoni da alpinista. Ci spiegano che prima di tutto è importante conoscere le caratteristiche degli ambienti naturali che si incontreranno alle diverse quote e scegliere l’itinerario più agevole, controllando che il tempo atmosferico sia a nostro favore. La prossima tappa consiste nel saper preparare bene lo zaino che porteremo con noi durante l’escursione. Dopo la preparazione teorica, finalmente partiamo alla scoperta delle difficoltà, dei pericoli, dei rischi e delle sorprese che incontreremo in alta montagna. Tappa dopo tappa, arriviamo sulla vetta del Monte Bianco, felici di aver completato la dura missione. Uno simpatico yeti ci accompagna all’uscita.
Infine, suggestivi ascensori di cristallo ci portano all’edificio più alto, l’Opera Carlo Alberto, che ospita al primo piano il Museo delle Alpi, un percorso multimediale e interattivo adatto a tutte le età, ma soprattutto un viaggio di esplorazione da vivere con i cinque sensi per educare, divertire e immergersi nella cultura e nella scoperta delle Alpi. I nostri sensi, infatti, sono continuamente stimolati da suoni, video e proiezioni che danno vita a scenografie, ricostruzioni e giochi multimediali. Nel Museo delle Alpi tradizione e nuove tecnologie si fondono in un percorso magico e avventuroso al tempo stesso, che ci trasforma in protagonisti veri e propri.
All’interno dell’Opera Carlo Alberto troviamo anche le Prigioni del Forte, uno dei luoghi di maggior fascino del Forte, che racchiudono le anguste celle dove venivano rinchiusi i prigionieri e ospitano un percorso storico con filmati 3D che raccontano la storia del Forte di Bard, dall’anno Mille ai giorni nostri. Lungo il percorso incontriamo importanti personaggi, come Napoleone Bonaparte, che ci svela alcune strategie militari, e Camillo Benso Conte di Cavour, a cui venne affidata nel 1831 la supervisione dei lavori di ricostruzione del Forte di Bard.
Il borgo di Bard
Bard è un vero e proprio borgo-museo. Ci immergiamo nei suoi vicoli, respirando aria pura di montagna intrisa di storia. Lungo la via principale del paese troviamo eleganti edifici del XV e XVI secolo. In particolare, veniamo attratti dalla bellezza della Casa Urbano, sede di un antico mulino, e la Casa Ciuca, che ospita un “viret”, una suggestiva scala a chiocciola dai gradini che si aprono a ventaglio intorno a un’asse centrale. Ci affascina anche il settecentesco e raffinato Palazzo Nicole, residenza degli ultimi conti di Bard, sulla cui facciata si notano ancora i fori dei proiettili dell’assedio del 1800.
Durante il periodo natalizio, passeggiamo nella via principale illuminata dagli spettacolari presepi. D’estate, in occasione della Festa patronale dell’Assunta del 15 agosto, le vie si animano con spettacoli, sfilate in costume medievale e degustazioni di prodotti tipici valdostani.
Informazioni pratiche per visitare il forte di Bard
Ai piedi del castello c'è un grande posteggio a pagamento, dal posteggio con gli ascensori si arriva comodamente in cima al forte.
Il forte e il paesino di Bard sono agilmente visitabili con il passeggino.
Nel livello più alto del forte di Bard c'è un piccolo bar.
Altrimenti si consiglia di sostare in uno dei bar nelle viuzze di Bard.
Scheda aggiornata il: 01/06/2023